Un locale di via Conti a Trieste è stato chiuso per 20 giorni, su disposizione del Questore Pietro Ostuni, a causa delle frequenti liti registrate tra gli avventori e per l’uso smodato di bevande alcoliche da parte dei clienti, spesso diventati fonte di disturbo per i residenti. Il provvedimento è stato notificato sabato scorso. In particolare il 21 agosto, a seguito di una violenta lite fra due clienti in evidente stato di ebbrezza, ai quali era stato consentito continuare a consumare alcolici nonostante le condizioni, sono intervenute diverse pattuglie di polizia e carabinieri che con fatica sono riuscite a riportare l’ordine, vista la condizione psicofisica e la resistenza posta dalle persone coinvolte. Tutti sono stati deferiti alla Procura per i reati di percosse aggravate e sanzionati per manifesta ubriachezza. L’attività di controllo ha inoltre consentito di accertare irregolarità nella gestione del locale, con un responsabile dell’esercizio non risultante agli atti amministrativi e che non si è reso disponibile a collaborare nel fornire le immagini del circuito di sorveglianza. “Le verifiche sull’esercizio, il cui titolare è un cittadino di origine irachena di 26 anni, hanno evidenziato – spiega la Questura – come lo stesso, specie nella fascia notturna, sia frequentato da persone dedite all’uso smodato di sostanze alcoliche che contribuiscono al proliferare di situazioni pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica”.