Il 2 ottobre 2010, sesta giornata di Serie A, l’Udinese di Francesco Guidolin, tornato ad allenare i bianconeri a distanza di dodici anni dalla prima volta, conquista la prima vittoria in campionato, che pone fine a un inizio di stagione particolarmente negativo, tanto che si vociferava di un possibile esonero del tecnico in caso di insuccesso della sua squadra, che ospita il Cesena.
L’Udinese aveva debuttato perdendo in casa con il Genoa, 0-1, per poi soccombere a Milano con l’Inter, 2-1, al “Friuli” con la Juventus, 0-4, e a Bologna 1-2, per poi interrompere l’emorragia di sconfitte pareggiando, 0-0, a Genova contro la Sampdoria.
Contro i romagnoli però l’Udinese tranquillizza tutti: appare spavalda, propositiva e padrona del campo, ma trova il gol solo al minuto 93′, con il primo sigillo italiano di Medhi Benatia, che risolve in gol una serie di rimpalli, originati da un calcio di punizione eseguito da Antonio Di Natale.
L’1-0 però non rende del tutto merito alla prova dei bianconeri che hanno impresso un buon ritmo, concludendo almeno una decina di volte verso lo specchio della porta difesa da Francesco Antonioli, in particolare con Di Natale e Floro Flores.
I friulani nel secondo tempo colpiscono anche due clamorosi pali con Mauricio Isla e Gökhan Inler, e sbagliano almeno altrettante limpidissime occasioni. In pieno recupero però spezzano l’incantesimo, grazie alla zampata vincente del difensore marocchino.
A quel successo fa seguito il vero campionato dell’undici friulano, che gioca alla pari con chiunque, risalendo via via dai bassifondi sino al quarto posto, che ha difeso nel finale in un entusiasmante duello a distanza con la Lazio per poter accedere ai Playoff di Champions League.
L’Udinese contro il Cesena è scesa in campo con: Handanovic, Benatia, Coda, Zapata; Isla (59′ Sanchez), Isla, Asamoah (85′ Abdi), Pinzi, Armero; Floro Flores (68′ Corradi), Di Natale.
